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Una sconfitta? NO il punto di partenza.
Pubblicata il 05.12.2007
Prima di tutto molti marittimi vogliono rispondere al Dott. Stefano MESSINA, rimandando al mittente l′offesa da lui fatta il giorno 3 dicembre 2007. Infatti l′armatore Messina famoso per aver definito i marittimi "la sua spina nel fianco" dichiara: "da oggi gli ufficiali di marina aumentano la loro professionalità e prestigio". Vuol dire che noi Ufficiali che non abbiamo fatto l’accademia non valiamo niente? Lo dica a qualcun altro non A NOI, NON SI PERMETTA. E′ GRAZIE A NOI MARITTIMI SE HA QUEL CHE HA, MA GUARDASSE INVECE LO STATO DELLE SUE NAVI, IN CHE AMBIENTE FA LAVORARE I SUOI MARITTIMI.
Quindi Dott. Messina, il decreto come da "voi chiesto" lo Stato lo ha firmato, ora non prenda in giro nessuno, soprattutto noi marittimi.
Questa estate lo abbiamo chiamato più volte per dargli allievi ufficiali, ma la sua compagnia (come molte altre) ha dichiarato che non imbarca più allievi che non provengono dall′accademia. Ha dimostrato che ciò che diciamo e di cui Lei, i vertici dell′accademia e il Ministro Alessandro Bianchi sarete colpevoli, sarà un crollo delle vocazioni. Solo questa estate noi del SDM avremmo potuto darvi più di 50 allievi ufficiali, oggi questi non essendo entrati nella VOSTRA ACCADEMIA hanno dovuto cambiare strada. Su 50 neanche uno aveva le capacità, la preparazione per diventare ufficiale?
COMPLIMENTI A TUTTI VOI, MA SOPRATTUTTO VI MANDANO I RINGRAZIAMENTI LE FAMIGLIE DI QUESTI GIOVANI, CHE HANNO FATTO IN MOLTI CASI SACRIFICI PER FAR STUDIARE QUESTI RAGAZZI. GRAZIE SIGNOR MINISTRO.
In queste ore stiamo ricevendo moltissime mail, che rappresentano il disgusto su quanto accaduto ieri. Molte contengono veri e propri insulti rivolti al Ministro dei Trasporti (Italiano) Alessandro BIANCHI. Certamente per l′ennesima volta lo Stato Italiano nella persona del Ministro Alessandro BIANCHI ha trattato noi marittimi come cittadini di serie B. Ci tengono lontani dalle Istituzioni, ma noi marittimi non dobbiamo cedere, NON DOBBIAMO ASSOLUTAMENTE ALLONTANARCI DALLO STATO. Oltre che a essere Ufficiali, Sottufficiali e Marinai, siamo prima di tutto cittadini di questo Stato, che nel prenderci le tasse è puntuale e preciso, che nel firmare decreti e leggi contro di noi è celere, ma che quando deve tutelare i lavoratori marittimi NON C′E′. Da cittadini italiani, che possono vantare di onorare l′Italia ovunque nel mondo, ricordiamo che dobbiamo accettare e seguire ogni legge che lo Stato impone, sia essa corretta sia essa come in questo caso piena di errori, e diciamolo "ad personam" o comunque per una parte molto limitata. Rispettarla non vuol dire però non poterla criticare, quindi non appena avremo a disposizione il testo di questo decreto (al momento disponibile ai pochi eletti) lo analizzeremo. Il Ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi non ha ritenuto di dover prendere atto delle segnalazioni che noi marittimi gli abbiamo fornito. Ognuno di noi è libero di giudicarlo per ciò che fa, ed essendo come detto prima cittadini italiani, l′unica nostra possibilità di utilizzare la democrazia, è la cabina elettorale. Il SDM è come sapete lontano da qualsiasi movimento politico, ma come detto prima occorre non allontanarsi dalle Istituzioni, ma dobbiamo anche sperare che arrivi presto altro Ministro magari più sensibile al bene del popolo che non a quello dei soli armatori.
Capiamo il senso di impotenza che qualcuno sta provando, ma non abbiamo fallito noi, questo sia ben chiaro. Abbiamo fatto il nostro lavoro in modo chiaro, pulito e onesto. Il Ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi ha preso la "sua" decisione, ma oggi a differenza di ieri se ne dovrà assumere tutte le responsabilità. Come a lui anche CONFITARMA e il vertice dell′Accademia del Mare (Dott. Massolo, Dott.ssa FARA ect.). TUTTI SANNO ESATTAMENTE COSA HANNO FATTO, MA SOPRATTUTTO IL PERCHE′. Il futuro dei ragazzi del nautico non è roseo. Purtroppo per loro il problema è essere nati in Italia invece che nelle Filippine.
In alcune mail però abbiamo notato un attacco ai giovani cadetti di questa accademia, chiamandoli anche raccomandati. Ora ovviamente un concorso non può stabilire se una persona possa o non possa diventare un ottimo Ufficiale, ma questo non indica che questi ragazzi siano raccomandati, o che le prove del concorso siano svolte in modo non corretto. Non sta comunque a noi questo giudizio. A noi che siamo Ufficiali e Marinai non è permesso abbassarci al livello delle persone sopra citate. Invitiamo tutti i nostri colleghi a non prendersela ora con questi ragazzi che in questa storia non hanno colpe. Anzi dovranno acquisire conoscenze in 12 mesi anziché 18, dovranno imparare un mestiere, un′arte in pochissimo tempo, e poi dovranno prendersi responsabilità che chi ha firmato questo decreto neanche riesce ad immaginare. Dobbiamo essere almeno noi responsabili e AIUTARE QUESTI RAGAZZI, anche perché un loro errore dettato dalla loro poca esperienza potrebbe nuocere anche noi altri. Non dimenticate poi che questi ragazzi hanno sostenuto il nostro lavoro, dimostrando comunque una maturità che in alcuni casi neanche l′età ha dato ad alcune persone.
Abbiamo detto che ancora una volta ha vinto l′interesse economico sul valore della vita umana. E′ pesante questa affermazione ma vogliamo spiegarla bene. Il Ministro Alessandro Bianchi ha dichiarato più volte inasprimenti sulle regole del codice della strada. Nel codice della strada, ci sono limiti più severi che per prendersi la responsabilità della condotta di una nave. Questo è dovuto al fatto che le vite umane hanno valori diversi a seconda di quanto fanno notizia. Quindi visto che gli incidenti stradali fanno notizia, per qualcuno occorre avere una esperienza da pilota di formula uno per giudare una autovettura con un certo numero di cavalli. Invece visto che delle morti in mare nessuno se ne occupa, allora la cosa è diversa. Secondo questa gente un nostro ragazzo non è maturo per guidare una autovettura ma alla stessa età può condurre una super petroliera che potrebbe fare un danno ambientale devastante e far perdere vite umane.
Ecco il perché della nostra frase.
Siamo ormai in un periodo storico dove il valore di tutto ha scale di valutazione vergognose. Dove persone si nascondono dietro un dito. Dove l′ipocrisia sta diventando un valore.
E’ esattamente ora che bisogna reagire e non pensare che tutto sia inutile. E’ ovvio, andare contro il “potere” contro “interessi economici” è molto difficile. Noi in questo momento stiamo costruendo le basi per futuri cambiamenti, stiamo lasciando segni nel tempo che non lasceranno anonimi i firmatari di decisioni, secondo noi irresponsabili e comunque non ben gestite. Abbiamo fatto un sondaggio chiedendo ai marittimi chi fosse il Ministro prima di questo in carica, bene solo il 5% ne conosceva il nome. Alla domanda chi è il Ministro dei Trasporti attuale (tolti vari giudizi non positivi) ben 86% ha detto Alessandro BIANCHI. Il restante ha detto “non mi interessa saperlo, non mi rappresenta comunque, e non tutela certo noi lavoratori”.
Cari politici, secondo noi voi tutti preferite essere definiti CASTA, perché nella realtà è l’offesa minore. Il problema che forse non avete capito è che il popolo ora giudica il vostro lavoro. E vogliamo chiudere con una domanda: possibile che non avete almeno la voglia, il desiderio di essere stimati dal popolo che vi elegge? Possibile che non ne sentite il peso di questa fiducia? Noi avremmo preferito scontentare in parte gli armatori (quanti sono 100?) che oltre 35000 lavoratori e non sappiamo quante famiglie. Ma per qualche motivo a noi non conosciuto in Italia molte volte 100 persone valgono molto più del popolo.
A questo punto cari colleghi sta a noi mettere queste 100 persone in un recinto. Sta a noi togliere la fiducia ad un Ministro (di destra o di sinistra che sia) quando questo non ci rappresenta.
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